Torna il 1° Maggio unitario a Brindisi, dopo circa dieci anni di assenza, a riprova di un lavoro comune in atto da tempo tra Cgil, Cisl e Uil per lo sviluppo del territorio, per l’occupazione aggiuntiva e per una politica sociale e socio-sanitaria che riscontri, finalmente, le legittime attese di lavoratori, pensionati, cittadini, giovani, donne, che guardano al sindacalismo confederale con grande speranza e fiducia. “Questioni quotidiane, queste, che si riallacciano al tema nazionale 2019 “Diritti, Stato Sociale, La Nostra Europa – hanno spiegato stamani in sede di conferenza stampa tenuta presso la sede Uil, i segretari generali territoriali Antonio Macchia (Cgil), Antonio Castellucci (Cisl), Antonio Licchello (Uil) – poiché […]
Taranto, negli ultimi tempi, pare aver subito un qualche appannamento in ordine alla capacità di visione unitaria per lo sviluppo e di una contrattazione sociale in grado di confermare, valorizzare e rivitalizzate le innumerevoli vocazioni e potenzialità produttive possedute. C’è necessità, invece, di forti sinergie tra tutte le sue componenti istituzionali, produttive, associative, culturali, insieme con le rappresentanze parlamentari e consiliari qui elette, in modo da poter interloquire fattivamente e utilmente con il Governo regionale e nazionale. Taranto e la sua provincia hanno esigenza, infatti, di una programmazione di medio e lungo periodo, di una visione differente rispetto a quella attuale, di una visione di futuro più appropriato, che può […]
Nel territorio di Brindisi il confronto sullo sviluppo in generale e sulla programmazione dei bilanci dei Comuni in particolare, non può divenire sempre terreno di scontro, perché fare sintesi, nell’ottica del bene comune, non può caratterizzarsi affatto come azione di destra o di sinistra oppure di centro, quanto invece come impegno connaturato alla politica che sia etico, morale, civile, non populista. E’ come dire, anche, che litigare senza soluzione di continuità farebbe il gioco di chi pensa che quest’area possa essere destinata ad un indebolimento politico, perciò rivolta alla marginalità così da non poter o saper rivendicare né contrattare per se stessa, ai vari livelli, quanto aggiuntivamente meriterebbe. E’ questo […]