Annullata ordinanza del TAR di Lecce di spegnimento area a caldo

Il pronunciamento del Consiglio di Stato di annullamento della sentenza del Tar di Lecce che disponeva lo spegnimento dell’area a caldo dell’Ilva, serva ora a metter fine a qualsivoglia incertezza; in particolare il Governo faccia per intero la sua parte, con riferimento ad una realtà produttiva come l’ex-Ilva che esso stesso ha dichiarato asset strategico per l’economia del Paese.

I lavoratori, la nostra comunità non ammettono più alcuna esitazione!

Risorse ed investimenti per la bonifica interna ed esterna alla fabbrica siderurgica costituiscono la priorità, al pari di un piano industriale che punti decisamente ad una produzione ecologica e perciò sostenibile dell’acciaio, come sta avvenendo in altre realtà nazionali, utilizzando le risorse europee per creare lavoro pulito, occupazione dignitosa.

Coesione territoriale e coesione sociale rappresentano missione sostanziale del PNRR, dunque occorrerà che si aprano tavoli di concertazione sociale con l’obiettivo prioritario di rilanciare sviluppo e occupazione, salute, sicurezza e ambiente .

Soprattutto riprendendo i principi dell’accordo del 6 settembre 2018 che non lasciava indietro nessuno, lavoratori diretti e indiretti, lavoratori di AM e di Ilva in AS.

Governo e ArcelorMittal riprendano un confronto concreto, risolutivo con le Organizzazioni sindacali e si approfitti di questo momento storico per rilanciare un nuovo sistema di relazioni  industriali più partecipativo e responsabile che tenda al bene comune.

 

                                                   Gianfranco Solazzo Segretario generale Cisl Taranto Brindisi

 

 Taranto, 23 giugno 2021

 

 

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