CISL: a Brindisi il confronto sostituisca il conflitto

Il dibattito comunitario, che caratterizza anche questi caldi giorni di agosto, conferma come Brindisi difficilmente riesca a farsi contaminare, sul versante socio-economico, dal virus benefico di una rigenerazione continua, declinata al futuro e disponibile alla condivisione di linee strategiche funzionali alla crescita, allo sviluppo e alla coesione sociale, della città e del territorio.

Pandemie passate e nuove possibili varianti Covid (Eris), guerre, crisi climatica, questione energetica, flussi migratori, avvisaglie assai concrete di una pesante crisi immobiliare cinese, possibili aumenti autunnali della bolletta energetica: non sono affatto fenomeni ininfluenti anche a livello locale.

Crediamo, pertanto, che almeno due elementi qui sia fortemente necessario focalizzare: la questione sanità e la questione energetica, che vanno contrattate e rese esigibili anche socialmente con scienza e conoscenza e, soprattutto, traendo insegnamento da ciò che la storia recente ci ha insegnato, ovvero che senza la cura della salute e senza un robusto sistema energetico qualsiasi sistema produttivo cola a picco e comporta ricadute economiche pesanti sul reddito di famiglie e imprese.

Intanto, diciamo basta con il contare le diverse vertenze di lavoro ancora aperte, i continui ricorsi alla cassa integrazione, l’ininterrotta emigrazione giovanile e, persino, quella di intere famiglie.

Per questo, sul versante della salute e dell’assistenza sociosanitaria, continuiamo ad auspicare che sia ridata dignità ad un sistema territoriale letteralmente mortificato sia per l’emorragia degli organici sanitari e tecnico amministrativi che dal punto di vista della garanzia di cura e salute, diritto costituzionale ormai negato da tempo ai cittadini di questo territorio.

La linea di credito con il nuovo management della Asl/Br è, di fatto, aperta avendo preso atto delle prime dichiarazioni del neo Direttore generale “Da fanalino di coda voglio portare questa Asl a punto di riferimento della sanità pugliese”; ma ora aspettiamo di essere convocati per passare ai fatti.

Ci preoccupano, altresì, i conflitti che riemergono su talune altre questioni fondamentali per lo sviluppo economico e produttivo della città di Brindisi come la questione riguardante il deposito GNL di Edison.

A nostro parere, esasperare conflitti e polemiche, a livello locale, rischia di pregiudicare ulteriormente un percorso decisionale che si appalesa già irto di difficoltà e non solo sulla questione deposito GNL; e, soprattutto, rischia di destabilizzare un sano processo di contrattazione istituzionale e sociale che a Brindisi andrebbe consolidato, per non lasciare il territorio a destini incerti e ingovernabili.

Come Cisl, dunque, sul Progetto definitivo di Edison per il deposito GNL a Brindisi riteniamo necessario, a partire dalle autorità ministeriali e scientifiche preposte, un approfondimento chiaro e trasparente, oltreché socialmente condiviso e sostenibile sul piano ambientale;  un approfondimento corroborato da competenze tecniche e scientifiche in grado di rendere tutti i pareri e le autorizzazioni necessarie affinché il territorio, in tutte le sue componenti, possa maturare giudizi di merito, ovvero non faziosi e, soprattutto, non strumentali agli interessi di breve termine di qualunque parte politico/partitica.

Al contempo, restiamo basiti dalla presa di posizione di Enel in merito al Piano regolatore portuale  (Prp), poiché abbiamo sempre pensato che programmi ed eventuali investimenti della società procedessero insieme ad una sana programmazione progettuale del sistema portuale e retro portuale di Brindisi.

Sta di fatto che mentre a Brindisi ci si litiga sulla bontà o meno di un investimento, sulla scelta del sito, sul relativo potenziale occupazionale e sui riflessi positivi o negativi del Prp,  che rischia di limitare o agevolare interventi di un grande player come Enel, il mondo galoppa velocemente ed altri territori, anche pugliesi, sono impegnati in una competizione occulta per attrarre nuove Aziende e conseguente occupazione.

Insistiamo, come Cisl, nel rivendicare un Patto sociale per il territorio, tra istituzioni, parti sociali, sistema produttivo, grandi player industriali i cui siti produttivi  insistono su Brindisi, dove ciascuno riesca a rinunciare ad un po’ di egoismo di parte, in nome di quel bene comune a cui ci esorta Papa Francesco anche con l’ultimo messaggio inviato al 44° Meeting di Rimini: “Basta con l’epidemia di inimicizia”!

Noi continuiamo a credere che prima di ritrovarsi su idee, programmi e progetti, bisogna ritrovarsi su un piano di rispetto reciproco dove ad ognuno va riconosciuta pari dignità di confronto, evitando la demonizzazione dell’altrui pensiero.

A Brindisi o si fa squadra o si continuerà a sprecare tempo e risorse finanziarie disponibili ma delle quali non si approfitta, così danneggiando la comunità territoriale nella sua interezza.

di Gianfranco Solazzo – Segretario generale Cisl Taranto Brindisi

Brindisi, 21 agosto 2023

 

 

 

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