E’ stato un dialogo più che una lezione, un comune sentire più che un mero susseguirsi di nozioni, quello sull’argomento “Scuola, Sicurezza, Futuro: la sicurezza nei luoghi di lavoro” che ha visto ieri protagonisti di un incontro con la Cisl Taranto Brindisi alunne e alunni del liceo delle scienze umane del “Vittorino da Feltre” di Taranto, presenti anche alcune classi terze del Comprensivo “San Giovanni Bosco”.
“Il nostro intendimento è parlare dei ragazzi e dei giovani ma soprattutto parlare con loro, delle loro aspettative di un futuro che vivranno come loro scelta di vita nel mondo del lavoro, in un quadro di profondi cambiamenti che continueranno ad essere imposti dalla digitalizzazione, dall’intelligenza artificiale, dalle nuove competenze green che richiedono conoscenza, studio, istruzione, formazione appropriata e continua – ha esordito Luigi Spinzi, segretario generale della Cisl Taranto Brindisi avviando l’incontro.

“Un inserimento da realizzare in sicurezza, avendo coscienza che ciò tradurrà un modo di pensare e la consapevolezza non già di mandare a memoria un cumulo di norme ma di maturare la cultura del rispetto per se stessi e per le persone con le quali interagiranno – ha sottolineato Spinzi – e così sarà più chiaro quanto sia inaccettabile che c’è chi si reca la mattina al lavoro e poi non rientra più a casa, perché vittima di infortunio, ancor peggio se mortale; e ciò a conferma che ogni singolo atto quotidiano deve essere sempre svolto in sicurezza.”

Concetto analogo sviluppato, in video collegamento, da Salvatore Castrignanò, componente di segreteria della Cisl di Puglia per il quale “qualsiasi aspirazione, che sia divenire cantante o sportivo di successo, per esemplificare alcune aspirazioni comuni a tanti ragazzi di oggi, deve misurarsi con una preparazione adeguata che tenga in conto la sicurezza fisica. Per mantenerci sull’esempio, in termini di preparazione atletica o anche solo per tenere in esercizio le corde vocali. Poiché non c’è alcun lavoro intellettuale o fisico immune da rischi.”
Per Fabio Mancino, segretario generale Cisl Scuola Taranto Brindisi “è necessario un approccio di ampio respiro, una vera cultura della sicurezza che si afferma promuovendo un modo di essere, di operare, uno stile di vita, un modus facendi e che si amalgama con la protezione, l’accoglienza, la cura. Necessario, dunque, un piano di azione integrato e lungimirante, che coinvolga la scuola, il ministero, le organizzazioni sindacali, gli Enti strumentali, le associazioni, le famiglie, l’intera società.”
La dirigente dell’istituto, prof.ssa Alessandra Larizza ha parlato di “obblighi di legge da trasformare in opportunità, poiché la nostra missione è esattamente traghettare i ragazzi nel mondo del lavoro, laddove cittadinanza consapevole significherà saper bene dove ci si trova e perché.”
Persino “l’istituto scolastico, inteso come infrastruttura – ha proseguito la dirigente – è in sé occasione per far maturare negli alunni la sensibilità per una sicurezza partecipata, cominciando con il far comprendere il perché della presenza di estintori di vario genere, di un piano di esodo in casi di emergenza, del rappresentante della sicurezza, degli impianti elettrici a norma. La collaborazione con la Cisl serve anche a questo, ad educarli alla responsabilità, grazie ad alla continuità sia didattica che formativa.”

Nel corso della giornata, i cui lavori sono stati guidati dal prof. Cosimo Ciquera, il Gruppo di lavoro coordinato dalla prof.ssa Alessandra De Vito ha illustrato due progetti, in tema di sicurezza, i cui contenuti hanno offerto spunto alle molte domande rivolte da alcuni tra ragazze e ragazze ai relatori.
“Noi, in quanto ufficiali di polizia giudiziaria, facciamo ispezioni nei luoghi di lavoro per rilevare inadempienze e suggerire interventi che evitino infortuni – ha sottolineato Nicola Massafra, tecnico prevenzione Spesal della Asl/Taranto – e puntiamo sulla cultura della prevenzione, per quanto spesso notiamo scarsa collaborazione da parte di alcuni dipendenti. Il rischio zero non esiste, perciò vanno create le condizioni perché esso venga ridotto al minimo.”
Anche per Biagio Francesco Petillo, direttore Inail di Taranto “non può esistere sicurezza senza prevenzione, perciò fa specie osservare, a volte, che in cantieri di lavoro grandi o piccoli non risultano attivati i dispositivi di protezione individuale. Va ricordato che alla collettività un infortunio mortale ha il costo di indennizzo ai familiari pari 1,5 milioni e che una denuncia su tre di malattia professionale in Puglia viene presentata a Taranto. Un euro investito in prevenzione ha il ritorno di 2,20 euro in benefici per lavoratori e imprese.”


