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SICET CISL: welfare abitativo come Opportunità di inclusione sociale

Massimo Caliandro (SICET)

Le politiche della casa e del welfare abitativo si legano, in maniera esigente, ai bisogni diffusi dei cittadini che guardano alla questione dell’abitare come ad una opportunità di inclusione sociale; e, proprio per questo, richiederebbero una nuova progettualità strutturale di lungo termine per l’intero Paese.

Ciò anche a fronte di un principio che, seppur non definito distintamente nella Costituzione italiana, viene con chiarezza sostenuto dalla Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea che, appunto, sancisce quello all’ housing sociale ovvero la garanzia di accesso alla casa alle persone ritenute più fragili e non solo dal punto di vista economico.

Anche per tali ragioni il Sicet Taranto Brindisi “Per una nuova stagione dei diritti” parteciperà alla manifestazione di Cgil, Cisl e Uil a Napoli, il prossimo 20 maggio, a sostegno delle politiche dell’abitare, presenti nella piattaforma rivendicativa unitaria, oltreché nell’Agenda Cisl per il nuovo Governo.

Governo che sembra voler rimuovere il dramma dell’emergenza abitativa da Nord a Sud del Paese e che non ha rifinanziato le risorse destinate alla morosità incolpevole a favore delle famiglie in difficoltà per il pagamento dei canoni di affitto, spesso la spesa mensile più importante, così dando fiato alle speculazioni del mercato.

Non va sottaciuto, al riguardo, che mentre lo squilibrio tra domanda e offerta di alloggi causa sempre aumenti record dei canoni di locazione, l’aumento dei costi di costruzione dovuto all’elevata inflazione e ai tassi di interesse sta peggiorando la situazione, sul piano nazionale ed europeo.

Perciò nel Mezzogiorno ed in particolare nel nostro territorio ionico-messapico, le politiche dell’abitare sociale, di competenza del Governo nazionale e, in quanto materia concorrente, anche di quello regionale pugliese, devono costituire risposta ai bisogni delle famiglie a basso reddito, a quelli delle giovani coppie, delle moltissime persone anziane, degli incapienti, se davvero si vuol attribuire concreto valore sia alla dignità delle persone sia al principio della coesione sociale.

Nella presente fase di transizione economica ed ambientale, l’hausing sociale dovrà, inoltre, caratterizzarsi sul piano della sostenibilità, in un contesto di rigenerazione urbana che superi il concetto di periferia, a volte non solo geografica ma anche esistenziale e consenta una qualità della vita meno affliggente, specie a chi non ha mai visto realizzare una manutenzione ordinaria e straordinaria e, perciò, continua a vivere in un contesti abitativi  inappropriati o antigienici.

Ed allora, le politiche dell’abitare vengano elaborate dai Comuni anche concertando protocolli di intesa con le rappresentanze sindacali di settore, per  regolare il mercato degli affitti, favorire le locazioni delle case sfitte e il loro l’accesso alle fasce sociali più deboli, contribuire alla soluzione del problema sfratti.

Non secondaria, altresì, la necessità di istituire un Ufficio casa comunale, per far emergere il mercato nero e irregolare dell’affitto, monitorare lo stato manutentivo degli immobili in conformità con le norme di sicurezza, col risparmio energetico, dell’acqua e della tutela della salute, nonché programmare ulteriori interventi mirati.

Auspicabile l’abbattimento, per i Comuni che non lo hanno ancora fatto, delle aliquote Imu riferite agli alloggi sociali così da consentire sia ad Arca Jonica (Taranto) che ad Arca Nord Salento (Brindisi) una più puntuale manutenzione degli immobili grazie alle corrispondenti risorse risparmiate.

Il Sicet Cisl, come di recente ribadito dal segretario generale nazionale Fabrizio Esposito, rivendica una Legge-quadro per la rigenerazione urbana “a sostegno dei programmi di edilizia residenziale pubblica, che preveda una percentuale minima delle superficie realizzate da destinare all’ampliamento di tale patrimonio ed una banca dati del patrimonio abitativo degradato, sia pubblico che privato, da utilizzare in tempi rapidi per l’incremento dell’offerta di case popolari.”

Sull’intera partita il Sicet territoriale condivide la necessità di continuare a battersi, insieme con la Cisl Taranto Brindisi, per una specifica contrattazione sull’intera partita dell’housing sociale, sollecitando un dialogo sociale sempre più marcato per risultati effettivi ed esigibili dalle nostre comunità.

 Massimo Caliandro

 9 maggio 2023