Contro l’omicidio di genere, un impegno civile e sociale che interpella tutti

Contro l’omicidio di genere, un impegno civile  e sociale che interpella tutti

Non intendiamo assuefarci, né mai lo faremo, alla presunta ineluttabilità di un fenomeno che pare pressoché inarrestabile nel nostro Paese: l’omicidio di genere o femminicidio. Come Cisl continueremo, con ancora più determinazione, a non risparmiarci nei contesti dove esercitiamo la nostra missione di tutela, di rappresentanza e di servizio, nel promuovere la cultura del rispetto di ogni persona e nel rivendicare la esigibilità di norme e di leggi sia nazionali che regionali, pensati per la tutela di tutte le donne umiliate e offese da discriminazioni e da pressioni psicologiche da parte di chi dovrebbe, invece, rispettarle e amarle. Poco più di un mese fa il massacro di Giulia Cecchettin aveva fissato […]

NO ALLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE, SI AD UNA NUOVA SOCIALITÀ PARITARIA ED INCLUSIVA

NO ALLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE, SI AD UNA NUOVA  SOCIALITÀ PARITARIA ED INCLUSIVA

La giornata del 25 novembre, istituita dall’Onu per sensibilizzare l’opinione pubblica mondiale sul valore umano e sociale della non violenza contro le donne è, tragicamente, esente dal rischio di divenire ricorrenza solo simbolica nel nostro Paese. Tale fenomeno ha infatti, da tempo, occupato la ribalta della cronaca pressoché quotidiana, a causa di episodi di violenza fisica, morale, di diffusa disparità di genere e di discriminazione economica, oltreché per la tragedia dei femminicidi; 105, ad oggi, quest’anno. Includendo, tra questi, le recentissime tragedie che hanno riguardato la povera Giulia Cecchettin, di soli 22 anni, barbaramente uccisa e poi gettata in un canalone e la donna di 70 anni strangolata dal marito a Fano. L’aggravante […]

TARANTO E BRINDISI: ANALOGHE STRATEGIE PER SVILUPPO E NUOVA OCCUPAZIONE

TARANTO E BRINDISI: ANALOGHE STRATEGIE PER SVILUPPO E NUOVA OCCUPAZIONE

I recenti dati della Banca d’Italia evidenziano l’incertezza che caratterizza l’economia e la crescita della Puglia e, con essa, di Taranto e di Brindisi, già aree territoriali integrate in quella terra d’Otranto che l’avvento della dittatura fascista volle separare. Separazione che, probabilmente, ne ha indebolito la forza contrattuale necessaria per contare almeno quanto altre realtà che nulla in più possiedono, in bellezze naturali ed opportunità produttive; caratteristiche, quest’ultime, che pur hanno reso strategiche le due realtà del contesto nazionale ed europeo. Tra queste opportunità figurano a Taranto lo stabilimento siderurgico, tra i più grandi d’Europa ed a Brindisi la Centrale elettrica più grande del nostro Paese, risultata essenziale per la […]