Transizione energetica: Brindisi dia segnali di disponibilità e di ragionato pragmatismo

Transizione energetica: Brindisi dia segnali di disponibilità e di ragionato pragmatismo

Non consentono più errori tattici, né omissioni e ancor meno apatie politico-istituzionali le dinamiche che, in questo momento storico, caratterizzano in maniera irruente il panorama socio-economico nazionale ed europeo, sui versanti ambientale, produttivo, occupazionale. Brindisi, insomma, è obbligata a tifare per il lavoro, per la sostenibilità ambientale, a confrontarsi tra tutte le sue componenti istituzionali, sociali, produttive, professionali, associative, culturali ma deve anche recuperare capacità contrattuale dopo aver fatto sintesi su una visione comune di presente e di futuro del suo sviluppo, per cogliere dalle tante emergenze in corso le innumerevoli opportunità nuove che pure esistono; e farlo in misura almeno pari a quanto altre aree del nostro Paese si […]

Ex ILVA: il governo dia prova di responsabilità

Ex ILVA: il governo dia prova  di responsabilità

L’ennesima manifestazione tenutasi a Taranto lo scorso 22 maggio, contro lo stallo che caratterizza il siderurgico di Acciaierie d’Italia, non può continuare a vedere gli Organi dello Stato distratti ed inconcludenti, atteso che i reiterati interventi dei rappresentanti locali della politica sembrano non incidere né orientare verso decisioni definitive. Si è, infatti, come in un limbo in assenza di soluzioni, dopo quel 26 luglio 2012, giorno del sequestro degli impianti. Da quel momento si è ingenerato, nella comunità ionica, un clima di tensioni, di rabbia, di sfiducia istituzionale,  di incertezza, di scontro sociale, acuendo  un conflitto che non dovrebbe più avere cittadinanza nel nostro Paese, tra diritto alla salute e diritto […]

Brindisi: per una visione di futuro che porti a sintesi le differenze

Brindisi: per una visione di futuro che porti a sintesi le differenze

Preoccupa non poco che i destini produttivi ed occupazionali dell’area territoriale di Brindisi permangano terreno di scontro politico, come se nulla stesse accadendo negli equilibri commerciali, economici, sanitari, sociali, ambientali, geopolitici nel resto del Paese, dell’Europa e del mondo. Ed invece, la complessa serie di eventi – dalla pandemia alla guerra in Ucraina, dall’alta inflazione alla crisi energetica, dalla speculazione sui prezzi alle difficoltà di approvvigionamento delle materie prime – impone a tutti e a tutti i livelli di responsabilità politica, istituzionale, amministrativa, sociale, scelte rapide, coerenti, partecipate, corresponsabili. Certo, il tema insoluto dell’energia permane nel nostro Paese argomento di scontro e quanto accaduto negli ultimi 20 anni è già […]