Crisi energetica: rischio tsunami per l’economia del nostro territorio

Crisi energetica: rischio tsunami per l’economia del nostro territorio

Il nostro Paese è in grave sofferenza economica e sociale per i costi oramai insostenibili di una crisi energetica che va oltre i confini europei, per affrontare la quale non c’è più altro tempo da perdere dal momento che gran parte del sistema produttivo nazionale rischia il fallimento, mentre i redditi della stragrande maggioranza delle famiglie di lavoratrici e lavoratori, di pensionate e pensionati, non reggono più. Incombono, inoltre, consequenziali rischi sul mondo del lavoro, specialmente nel Mezzogiorno ed in particolar modo nel nostro territorio Taranto Brindisi dove si trascinano, senza sbocchi, vertenze a partire dalla siderurgia e dal settore Aeronautico, coinvolgendo i destini lavorativi e familiari di migliaia di […]

Solazzo (CISL): la comunità ionica piange l’ennesima vittima sul lavoro

Solazzo (CISL):  la comunità ionica piange  l’ennesima vittima sul lavoro

Ancora una volta piangiamo a Taranto l’ennesima morte sul lavoro, con il settore agricolo in questo caso a pagarne il prezzo più alto. Esprimiamo piena solidarietà alla famiglia di Giuseppe De Marinis, 55 anni, schiacciato dal trattore su cui stava lavorando, presso un’Azienda agricola di Massafra specializzata nella produzione di agrumi, della quale era regolarmente dipendente. Siamo certi che la Magistratura saprà ricostruire le dinamiche che hanno determinato l’incidente mortale e verificare se sono state rispettate tutte le misure per la sicurezza sul lavoro, ben definite da leggi e contratti. Non esistono mai ragioni perché sia messa a rischio la vita di una persona, che è centrale in ogni attività […]

Si ad una politica che ridisegni con un patto sociale il futuro del territorio

Si ad una politica che ridisegni con un patto sociale il futuro del territorio

Neppure l’eccezionale caldo d’agosto fa passare in secondo piano le preoccupazioni legate alle crescenti tensioni internazionali, ultima in ordine di tempo quella tra Cina e Taiwan, passando dal conflitto in Ucraina che, al netto delle gravi conseguenze economiche e sociali determinate, tra l’altro, dall’aumento del prezzo del gas, come pure da una inflazione alta che resta la preoccupazione maggiore per il reddito di famiglie e imprese, dopo ben 77 anni dalle bombe sganciate su Hiroshima e Nagasaki ha fatto riemergere il rischio di una tragedia nucleare a causa del bombardamento russo dell’area adiacente ad una delle centrali nucleari più grandi d’Europa, com’è quella di Zaporizhzhia. Chissà, dunque, se, una volta […]